L’Annatto ( Bixa orellana L), deriva il suo nome scientifico da Francisco de Orellana
(1490-1546) scopritore dell’Amazzonia; la pianta, chiamata anche Oriana.
Terra
oriana nelle volgarizzazioni italiane, Achiote, Urucù in Sudamerica, é un piccolo
albero della famiglia delle Bixacee, che cresce sino a 2 o 3 metri, nativo delle Antille
e dell’America tropicale.
E’ stato naturalizzato in molte altre aree tropicali, in Africa
ed in Asia; in Kenia, Tanzania, India, ad esempio, è coltivato a scopo commerciale su
vasta scala. Si riproduce facilmente sia dal seme che dalle potature.
Il primo raccolto
si ha già ad un anno di crescita, mentre la massima produzione di semi di Annato, che sono la
parte della pianta che interessa, si ha tra i 4-12 anni, ma può rimanere produttivo per
oltre 20 anni.
La media di semi prodotti per ha. é di 800-1200 kg., ma in condizioni
particolarmente favorevoli ha raggiunto le 4-5 ton. per ha.
Da 1 kg. di semi si ottengono 20-25 gr. di colorante.
I maggiori produttori commerciali di Annatto sono paesi del centro e sud America, i
Caraibi, l’Africa, India e Sri Lanka.
Il Perù è il maggior esportatore (circa 4.000
tonnellate annue) seguito dal Kenia che esporta soprattutto in Giappone il quale è il
terzo maggior mercato con una richiesta, destinata a crescere di 1.500 ton. annue; il
mercato principale sono gli USA con circa 3.000 ton. annue ed il secondo l’Europa
occidentale con 2.500 ton. Il Brasile è invece il maggior produttore (5.000 ton. annue)
ma é anche il maggior consumatore, tanto che necessita di un certo quantitativo di
importazione da altri paesi.
All’alba del ventunesimo secolo la produzione annuale di
semi di Annatto è stimata a ca.10.000 tonnellate delle quali 7.000 entrano nel giro del
mercato internazionale.
Il prezioso frutto è una capsula cordi forme ricoperta di spine morbide, pelose.
L’albero ricoperto di frutti, offre la magnifica vista di un mare fiammeggiante.
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